Il Festival “Paesaggi di Suoni”, nato nel 2004 da un’idea di Mario Crispi, direttore artistico, e realizzato fin dalla prima edizione a Tuscania, è una manifestazione prevalentemente a carattere musicale che cerca di coinvolgere i luoghi in cui viene realizzata cercando una simbiosi tra i progetti artistici e i paesaggi fisici e sonori.
La 4a edizione 2009 , si è avvalsa della sinergia con l’Associazione Culturale Tuscania d’Arte, che all’interno del programma di attività culturali del progetto “01017-Supercinema Officine Culturali”, ha previsto anche il supporto economico-organizzativo del Festival. Tale sinergia ha portato a un rafforzamento della filosofia del festival, integrando luoghi, forme artistiche ed operatori in una fruizione consapevole dei beni culturali orientata verso il mondo sonoro, musicale ed acustico. Il festival si è pertanto aperto ad una serie di concerti di musica da camera, sinfonica, ambient e di soundscapes, di installazioni sonore ed allestimenti acustici, di performances sonore e di solisti, di musica ed immagini provenienti dal mondo del cinema.
Con questo approccio sono quindi affiancati generi musicali e forme espressive diverse e apparentemente molto distanti tra loro, accomunate dall’esprimersi artisticamente in simbiosi con gli “scorci” che la città etrusca possiede. “Paesaggi di Suoni”, considera pertanto le vocazioni innate di Tuscania, ponendo particolare attenzione ad alcuni aspetti del suo mondo sonoro. L’acustica della Basilica di San Pietro e delle chiese di Santa Maria Maggiore o Santa Croce si prestano ad accogliere, come è già accaduto, sinfonie e concerti di musica classica o acustica di qualità. Il festival propone anche percorsi sonori attraverso itinerari d’ascolto dei “luoghi”, come ad esempio l’itinerario dell’acqua o del vento, intese come vere e proprie mappe multisensoriali da seguire e da percepire, o anche la mappatura della musica diffusa nei locali dove ascoltare vari generi musicali tematici..
Nel 2021 il festival è stato ripreso con una variazione del nome in “Passeggiate di Suoni”, prediligendo gli “itinerari archeologico/musicali” come forma trainante di espressione artistica dell’iniziaitiva