Convivia
Nel corso di questi ultimi anni si è andata sempre più affermando, in Italia e nel mondo, un progressiva consapevolezza circa la ricerca di qualità di tutta la filiera produttiva dell’alimentazione.
Ne sono esempio emblematico esperienze come Slow Food, che da fenomeno locale si è trasformato in un movimento internazionale che coinvolge un po’ tutti i continenti nelle loro peculiarità e biodiversità alimentari.
Ad una tale consapevolezza alimentare si è aggiunta anche la diffusione di un diverso atteggiamento verso le culture detentrici di conoscenza dei processi produttivi arcaici e della loro trasformazione in pietanze ed alimenti “tradizionali”. In questo processo assume quindi un valore importante tutta la cultura di tradizione nelle sue varie forme, poiché l’interazione tra queste forme contribuisce, a volte in maniera determinante, alla produzione finale del prodotto stesso.
In un momento storico come quello attuale, però, da una parte avviene la riscoperta di certi sapori e certe pratiche produttive ataviche, mentre dall’altra la progressione esponenziale del consumismo nega, attraverso le quantità industriali, l’ipertecnologia e la biogenetica, proprio questa riscoperta nella sua diffusione a livello di massa.
L’esigenza allora è quella di costruire nuove forme di fruizione di questi prodotti proponendo interazioni tra gastronomia, forme artistiche, multisensorialità, rituali emozionali, cercando di offrire una tavolozza di sensi e di segni che suggeriscano riflessioni profonde sulla qualità della vita in senso lato.
Nasce così l’idea di “Convivia”, ovvero un momento collettivo di tipo multisensoriale e dove si possano incontrare le pratiche tradizionali con il mondo odierno tecnologico, attraverso percorsi artistici multicodice che mescolino ed evidenzino i segni pregnanti di queste pratiche per ridefinirne i valori con linguaggi più attuali.
L’esperienza multisensoriale del “fagiolo badda”.
Nell’autunno del 2007 si è tenuta al Gymnasium dell’Orto Botanico di Palermo, la presentazione ufficiale del fagiolo badda di Polizzi Generosa. La manifestazione è stata organizzata dal Consorzio di Tutela del Fagiolo Badda di Polizzi . In quest’occasione è stata realizzata una performance di Mario Crispi con alcuni contadini che producono e lavorano il fagiolo badda. I contadini hanno eseguito dal vivo i vari momenti di lavorazione del fagiolo che contengono elementi sonori molto pregnanti quali la battitura del baccello e la setacciatura. I suoni prodotti dalle lavorazioni sono stati registrati in tempo reale da Mario Crispi che li ha trasformati in base sonora su cui eseguire le sue melodie con strumenti di canna e di legno. La componente sonora della lavorazione è una “musica” che completa il valore e la portata simbolica del fagiolo.
All’interno dell’attiguo Herbarium, è stata inoltre presentata una installazione (curata dall’Arch. Cinzia Garofalo) di alcuni video realizzati sulle Madonie su alcuni presidi Slow Food assieme ad alcune installazioni di elementi del fagiolo che mostravano i vari stadi di produzione (l’incannucciamento, l’essiccazione, la raccolta), le forme e la consistenza. L’impianto scenografico, favorito anche dalla splendida location dell’Herbarium, è stato accompagnato da un commento musicale ricavato dai suoni stessi della produzione dei prodotti con l’aggiunta di suoni di armonici naturali per cui il risultato è stata una sospensione temporale e percettiva. L’impianto multisensoriale ha facilitato la valorizzazione simbolica dei prodotti dei presidii, la cui seguente degustazione ha completato la rosa sensoriale.